Ludwig
Spettacolo teatrale scritto e diretto da Alice Fumero
con Giulia Brenna e Omar Ramero
L’immagine popolare di Beethoven è quella di un misantropo scarmigliato, con un carattere collerico, che evitava la compagnia degli altri uomini e metteva tutte le questioni personali in secondo piano rispetto alla creazione della sua musica. Un po’ di vero c’è, ma non del tutto. Molte delle difficoltà sociali di Beethoven nascevano da una malattia cronica. A 28 anni aveva già subito una grave perdita di udito, la cui origine è ancora controversa: cominciò dall’orecchio sinistro e poco dopo colpì anche il destro. Beethoven era torturato da una sensazione di qualcosa che squilla o, piuttosto, ruggisce nelle orecchie. La sua musica è stata influenzata da questo problema?! Probabilmente sì. Molti credono che le sue composizioni siano capaci di evocare un ideale eroico dell’individuo contro le avversità. Questo spettacolo, attraverso la sua musica (e i suoi silenzi), ci porterà a toccare le radici più profonde e umane della sua immortale grandezza artistica.
Bioindustry Park “Silvano Fumero” – Colleretto Giacosa