....e Galileo dipinse il volto della luna...
Concerto lettura per i primi quattrocenti di osservazione lunare con il canocchiale
Sara Sartori (corno inglese)
Elisabetta Piras (pianoforte)
Omar Ramero (voce narrante)
In una notte di 400 anni fa, a Padova, Galileo Galilei puntò per la prima volta il telescopio verso le stelle. E cambiò per sempre la nostra visione dell’universo…
“La luna non è perfetta, è ineguale, scabra e con molte cavità e sporgenze, non diversamente dalla faccia della Terra, variata da catene di monti e profonde valli”. Così Galileo descrisse il nostro satellite e così infranse l’aristotelica visione dell’Universo, spaccato fra il mondo mutevole della Terra e della Luna e il mondo perfetto delle essenze celesti create da Dio.
Ma la Luna, così vicina e così inafferrabile, con il trascorrere del tempo e delle rivoluzioni scientifiche, non smise mai di affascinare l’Uomo, che a lei dedicò tra le pagine più belle della storia della musica, della poesia e del progresso…